venerdì 17 ottobre 2008
Il sogno (della mente)
sabato 20 settembre 2008
Il Morto Isterico
Dalla terra risucchiato,
Come fu d'involuco materno.
Dal suo fulcro di prigione,
Come fu dal cordone nutriente.
Opporrebbe resistenza
Putrefatto dai bisogni,
lunedì 21 luglio 2008
Ode al male
domenica 29 giugno 2008
venerdì 7 marzo 2008
MetàMorfosi
Calcificandomi depredo i sogni
Pacato
È per te che non estinguo pur non volando
Perché armentato da callori giallastri.
Mutando non vivrò più del mio dedito lavoro
scamperò da te,
Non infliggerò sofferenze
Non naterò in altro stomaco
lunedì 3 marzo 2008
InArresaQuieteApparente
Si innalzano cantiche di gloria
E mi sorprendo in forza .
Mantriaci rosari recitano rintanate suore
Io predico ai tuoi occhi vestie attenzioni.
Assennata corazzata ribelle
Incerto sentiero
Grida la tua forza.Gridala!
Non eccedere arresa mentre dorato il filo di un respiro ,
mi avvolge in viso , trapanando pelle.
mercoledì 27 febbraio 2008
Stesso posto divisi (mai saprai)
Tu sopra di me,
Incoscienza di saperti inafferrabile
Stesso tempo,
Tu sopra di me,
venerdì 22 febbraio 2008
Noi non possiamo cambiare.(senza volerlo).
"Confusione" di Joe Reese, olio su tela,2002
La vita non è meta, ma percorso.Percorso da percorrere, a volte correndo, camminando, strisciando.Fermandosi ad osservare ciò che si è compiuto, prospettivando di nuove,di mete ,ideando meccanicamente di nuovi , di passi, per percorrerle.
Io e la mia vita, non andiamo molto d’accordo. Spesso ci capita di litigare, di insultarci,Così come avviene in ognuna delle tante e più idiomatiche soap opere. Ma infondo ci vogliamo bene. Dobbiamo solo imparare a convivere. È difficoltoso ,costringere un anima a vivere confinata in un corpo. Così come lo è scegliere uno stile di vita, fra i tanti modelli che ci vengono imposti e che ci autoimponiamo, fra la miriade di possibilità, che è il mondo stesso ad offrirci , ignaro di quanto viverlo è ignobilmente frustrante. Io a volte la mia vita la vedrei bene così. pochi brabdelli di stoffa (arruffati giusto per non provare freddo ) una capanna sconfinata dal mondo .Ovvio ,salvo miracoli fisiologici, necessiterei di una castrazione chimica, di un blocco di pensiero ,di atarassia e di una grande dispensa di materiale personal-creativo, tale da riempirla.
Per quanto egoistico possa essere tutto ciò, è empiricamente dimostrato che conviverla , fa troppo male. Sempre. Dal quando ti senti violentato per aver espresso una parte importante di te. A quei momenti in cui ti scontri con l’indifferenza, in cui ti senti incompreso, ferito, umiliato , stonato.
domenica 10 febbraio 2008
Anche gli occhi tremano
Colano dagli inferi valanghe di corpi ustionati
affannando conforto a indifferenti sorrisi.
Tira forte il vento verso quelle mani calde
Volte al cielo svigorite per ghernire farnelli di luce bianca.
Brillano i lampioni tra le case
Mi confondo tra la gente
Ma ti vedo, ancora.
Per tutto ciò che di vero c’è in un sorriso
Per tutto ciò che di sincero c’è in una parola
Se la verità è scritta sulla sabbia
È li che leggero le parole che ti riporteranno a me.
Del carnevale
Sfilano circoscritte acrobatiche maschere pretenziose di sorrisi.
Danza volteggiando come un coriandolo una vita dentro me
che geloso schiudo un ricordo
Tra tutta questa gente
Dove ti trasporterò.
Per le parole non dette
Per i pensieri inespressi
Solitario vivo immutevoli contesti
Io, sindone pervasa da silenti parole,
parassita di vite altrui
Minacciando insicure esistenze
propino il codardo presente che inagisce azioni.
venerdì 25 gennaio 2008
Vorrei
martedì 22 gennaio 2008
Sbranandoti
Sono risorto
.Trema.
sabato 5 gennaio 2008
Perdona
Frenetico muove il corpo scottato da scintille insane .
Vino caldo per occhi buoni, Liquore freddo per menti assonnate.
sazievoli bottiglie stringono dure mani.
lì, nell'inquieto nascondersi dietro rosse spoglie .
giovedì 3 gennaio 2008
Giudice delle mie sentenze
Giudice delle mie sentenze
Predicando amori hai deglutito piaceri
Giurando fedeltà hai macellato fragili spoglie.
Stigmate avvelenate da chimica menzogna
Opaca aureola,
Eterno sarà il grido del perdono
Immobile sarà l’innocenza di uno sguardo adornato da insolito sorriso.
Vili suppliche transumano cerumei timpani
Sindromi argute confondono le voci ,
Giudice delle mie sentenze
Guerriero che hai deposto le armi
Trascinando un velo nero
Avanzi nuziale volgendomi un fascio di papaveri
Adagiatamente forsennato al petto .
Putrefatta verità
Soffocante è l ‘odore che stringe la mia gola
Rubando affannosi respiri
Spirito di corpo che lento ti accasci in uno spiazzo avvizzito da candidi crisantemi ,
Madre che hai sorretto il vulvero garretto
Sarà ancora beffardo l’ occulto?