“Arcano è tutto, fuor che il nostro dolor" Giacomo Leopardi

sabato 20 settembre 2008

Il Morto Isterico


Inconsciente della fine
discettata in spiro,
Lungo il deprecabile cammino
Giace inerte e disarmato,
in corrose forme umane.



Dalla terra risucchiato,
trasuda in cerca di un respiro,
Come fu d'involuco materno.


Dal suo fulcro di prigione,
si vorrebbe liberare,
Come fu dal cordone nutriente.


Opporrebbe resistenza
se non fosse che col corpo
anche l'anima si spegne.

Putrefatto dai bisogni,
dei più ignobili viventi;
Carne sia nutriente!

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