“Arcano è tutto, fuor che il nostro dolor" Giacomo Leopardi

venerdì 17 ottobre 2008

Il sogno (della mente)


Era di notte. Una languida notte d'estate. Il vento osannava i ricordi trattenuti in grembo dai più oscuri magazzini di memoria, il tempo sembrava fermarcisi dentro, quasi depredandomi di ogni più oscura forza. Potevo avvertire il sangue scorrermi tra le membra, il cuore battere al di sopra del tuo ventre, quasi a non voler trovare fine. Il piacere era lì, si poteva assaggiare grattando i margini della tua mente, afferrando i battiti della tua pelle, inspirando l'odore di quel corpo, disteso a manto sul mio. Tra le ciglia d'incredulo avvertivo il peso di ogni lacrima, magistralmente nascosta. Ammiravo i tuoi occhicosì neri da confondersi col cielo emozionarsi in mia presenza. Rubavo i tuoi baci, così insaziabili da riempirmi la bocca di sentimenti immemori.Ed ero lì. Si,Ci sono stato.
In un luogo sconosciuto, conservato in qualche stretto cunicolo della mia mente.